Review (PSP): Pro Evolution Soccer 6

In Italia il calcio è visto un pò come un rito solenne, ed è proprio per questo motivo che l’ultima fatica Konami, anche se con dei difetti da non sottovalutare, riesce ad eccellere come al solito.

La prima cosa che salta subito all’occhio è il mitico ritorno della Master League che benedice questo nuovo capitolo per la piccola console di casa Sony.

Graficamente il gioco si presenta veramente molto bene, le differenze con la controparte PS2 sono davvero infinitesimali. Il gioco scorre sempre in maniera fluida tranne che nelle mischie in area dove qualche rallentamento non mancherà, ma saranno così sporadici che non ve ne accorgerete neanche. Il sonoro è praticamente inutile dato che non sentirete altro che il pubblico (che più monotono non si può), i fischi dell’arbitro e il telecronista (se così lo si può chiamare) che griderà solo ed esclusivamente la parola goal. Nonostante il reparto audio non sia granché, non ve ne accorgerete per niente tanto che sarete impegnati a vincere (o perdere) l’ennesima partita.

Continuando a parlare dei difetti, c’è da dire che il più evidente risiede nel sistema di controllo: capita, a volte, che i giocatori se ne vadano a zonzo per il campo disinteressandosi dei vostri comandi facendovi imprecare più di una volta, in più la funzione per richiamare un giocatore non è delle più precise ed efficienti. Restando in tema “controlli”, spesso vi capiterà di ritrovarvi in area di rigore, davanti al portiere, pronti per fare un tiro stratosferico, e… il vostro caro giocatore vi farà un pallonetto basso che il portiere bloccherà facilmente. Ho potuto capire il perchè di questo problema solo leggendomi ben bene il libretto di istruzioni (a voi l’ardua riscoperta dei tasti bastardi). Per non parlare poi delle decisioni arbitrali che a volte vi faranno storcere un po il naso.

Infine, il problema dei caricamenti che tenteranno di iniettare un pizzico di sonnolenza nelle vostre vene non è stato risolto, ma non preoccupatevi, appena il gioco inizierà vi risveglierete di colpo… ve lo assicuro.

Avete capito che i controlli non sono il punto forte di questo titolo, ma in definitiva la melodia è sempre la stessa, PES e pur sempre PES.

Quest’ultima pro-evoluzione calcistica è un acquisto obbligato per chi è rimasto deluso dal precedente capitolo e per gli appassionati del genere, mentre può essere una buona alternativa anche per chi si avvicina per la prima volta alla saga Konami (dubito che ce ne sia qualcuno). E’ sottointeso, naturalmente, che PES 6 è la miglior simulazione presente su PSP.

Ah!! Dimenticavo, se siete dei tipi che perdono facilmente le staffe, mantenete sempre la PSP saldamente in mano dato che non poche volte rischierete di tirarla contro il muro per il comportamento dei giocatori in campo…

VOTO: 7


Davide "Trion" Armidoro